IDENTITÀ MILANO 2024: “NON ESISTE INNOVAZIONE SENZA DISOBBEDIENZA: LA RIVOLUZIONE OGGI”

Se una tradizione nasce da una novità, una novità da dove nasce? Se ne discuterà dal 9 all’11 marzo all’Allianz Mico di Milano

Il made in Italy in cucina oggi nasce da una….disobbedienza

Strano, ma vero. Disobbedienza che porta, in un certo senso, a cambiare le regole. Regole che per poter valere devono essere frutto di una rivoluzione. Per farla accettare, non solo in casa ma all’estero, dove il made in Italy è sempre oggetto di studio, occorre stare lontani dagli improvvisatori, da chi… lo fa strano sperando di suscitare interesse e di ritrovarsi qualcosa tra le mani. In cucina non si sommano ingredienti, temperature e tempi di cottura a caso, per vedere l’effetto che fa, con la speranza di azzeccare qualcosa di positivo. Certo, si può arrivare a servire una buona pietanza per una combinazione fortuita, una svista, un prodotto caduto nella pentola senza che lo sapessimo.

Il cuoco o il pasticciere di razza deve però carpirne il motivo, comprendere cosa mai sia accaduto per poterlo replicare. E farlo capire a chi lo deve apprezzare, il consumatore. Non solo in Italia, ma soprattutto all’estero. Questo è il caso di una disubbidienza accidentale che va trasformata in una ricetta, in una positività, l’errore che si rivela un’opportunità. A patto di capirlo, cosa non da tutti, e fare così in modo non diventi una meteora. 

Non è facile. Tanti, quale che sia la loro professione, affermano che hanno compiuto quel certo passo “perché nessuno ci aveva pensato prima”. Ma non basta. Davanti a risultati modesti, viene spontaneo rispondere loro che “se nessuno ci aveva ancora pensato, un motivo ci sarà” ovvero che se storicamente non stava in piedi, bastava approfondire meglio per evitare inciampi. Se però non si osa mai, se non si va contro le regole, non si va avanti. Nella cucina come nella vita. 

Il Congresso Identità Milano a Milano, padre di ogni avvenimento successivo a Londra, New York, Chicago, Los Angeles e Shanghai, celebra la prima edizione a Palazzo Mezzanotte nel gennaio del 2005. È il primo congresso italiano di cucina d’autore ideato da Paolo Marchi.

Identità Milano, accoglie sul palco i più grandi professionisti della cucina e della pasticceria, tra i quali molti sono gli italiani: da Carlo Cracco a Massimo Bottura, da Massimilano Alajmo a Davide Scabin, Nadia Santini e Heinz Beck. Cuochi che sanno dare un’impronta originale al proprio lavoro, nel campo della tradizione e lungo i sentieri della creatività.